Sento di cadere.
Dentro a pozzi di stereotipi.
Dentro i tuoi occhi, che non hanno più un odore.
Che si mischiano al sapore di casa.
Di una prigione che non conosco.
Sento la tua mancanza.
Che mi sfugge, a cui sfuggo senza un perché.
Che di perché se n’è pieni, e freneticamente continuiamo a vivere.
Dimenticandoci, trasparenti io e te, a noi due.
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