*la verità, vi prego,sull'amore*

*la verità, vi prego,sull'amore*
*stelle tra i pensiei ingarbugliati*

martedì 17 novembre 2009

futuro o non futuro?


Durante la notte una donna s’alzò dal letto perché aveva sete.Andò in cucina riempì il bicchiere e si dissetò.Passò dal corridoio e tornò a letto, prima di coprirsi il marito, che le dormiva affianco, svegliato si girò verso di lei per chiederle se andava tutto bene.

La donna alzò lo sguardo e inorridì, il marito dal canto suo le chiese cosa mai fosse successo e la donna balbettò qualcosa e disse: “ni ni niente caro torna a dormire”.

L’uomo si rigirò e si coricò di nuovo.La moglie rimase esterefatta. Suo marito era diventato un vecchio di 80anni!Capelli bianchi, rughe profonde, senza denti..Non riuscendo più a chiudere occhio la donna uscì, infilò un golf pesante e degli stivali, fuori il cielo dava neve.

Camminava e si chiedeva cosa mai fosse successo, com’era possibile, insomma aveva entrambi 35 anni, lei ne era certa, così certa che si guardò dentro allo specchietto di una macchina parcheggiata sulla strada.

“cribbio sì! che ho 35 anni..”Mentre camminava sconvolta tra i suoi pensieri inciampò in qualcosa.

“mi scusi signora, non l’avevo vista, adesso spazzo via subito questa bottiglia così che lei possa continuare la sua passeggiata meditativa”

La donna alzò la sguardo e incrociò la figura di uno spazzino, un uomo con dei grossi occhi azzurri.

“s’immagini” replicò lei, “non si preoccupi è solo colpa mia è che stanotte non riesco proprio a prendere sonno sa..”

“sì lo so suo marito è un vecchio di 70, 80 anni..”

“mi scusi? E lei come fa a saperlo?”

“bè andate tutti in giro così, non è la prima che incontro sa?”

“tutti chi?”

“usignur voi, c’è un sacco di gente, uomini, donne, che incontro di notte mentre lavoro conciati così come lei, camicia da notte, capelli scompigliati ma soprattutto con quello sguardo, vi fate un sacco di domande sbagliate.

E non vi rendete conto che è solo colpa vostra ciò che avete visto nel letto..”

La signora perplessa e allibita lo guardava a bocca aperta.

“ma come fa a sapere, come fa? ..E comunque perché mi sto facendo domande sbagliate? e che colpa avrei??”

“posso domandarle a cosa pensa durante il giorno, quali sono le sue preoccupazioni insomma..”

“bè cosa penso..penso a cosa dovrò comprare, cosa metterò, quanti bambini avremo, a che macchina compreremo, che albero di Natale sceglierò..”
“ECCO!!” urlò lo spazzino “ lo vede, lei parla al futuro, non si occupa del presente lei si preoccupa del futuro. Lei abbandona ciò che ha, per ciò che non ha e non sa nemmeno se avrà. Suo marito s’è ammalato di futuro, del SUO futuro, ed ora a lei cosa rimane? Dovrebbe pensare a vivere! più che a elaborare, così facendo tra le mani e sul suo viso non avrà segni della vita, ma una parvenza di essa e quando invecchierà non avrà compagnia. Tranne quella della paura.

Corra da suo marito, e gli dica che è felice del caldo del letto e del sonno e del suo piede che la scalda, mi creda non serve nient’ altro!”

Detto ciò la donna si sentì sfinita, lo strano signore forse aveva ragione.E d’un tratto si sentì vuota.

“andrò a colmare il mio vuoto nel letto con mio marito, ci proverò ad essere come dice lei, ma prima di andare vorrei ringraziarla, non so se sarò in grado di non pensare al futuro ma gli lascerò un gran margine, mi dica piuttosto lei, come si chiama?”

“ah! mia cara dolce e sprovveduta signora ho un sacco di nomi, ne scelga uno lei mi farà solo che piacere”

La donna ci pensò su un attimo.

“lei è proprio un tipo strano sa!? Ma va bene le darò la buona notte Serafino, grazie”

La donna girò i tacchi e tornò sui suoi passi.

Lo spazzino alzò la testa al cielo sorridendo e si rimise a spazzare.

martedì 10 novembre 2009

au revoir*


non avessi sperato in te
e nel fatto che non sei un poeta
di solo amore
tu che continui a dirmi che verrai domani
e non capisci che per
me il domani è già
passato.
ALDA MERINI