*la verità, vi prego,sull'amore*

*la verità, vi prego,sull'amore*
*stelle tra i pensiei ingarbugliati*

giovedì 7 maggio 2009

ti ho cercato una notte intera.una notte durata anni.Dentro sogni di buio, dentro a fili di luce colorata.Ti ho cercato per salvare la mia carne dal sapore di baci stinti.In un notte cosi' lunga, ti ho cercato e la mia voce ti è giunta come echi di sirene.E tu, come Ulisse per salvarti, hai chiuso le orecchie ai suoni.Suoni di ferite mai rimarginate, di sangue caldo e di mani che si sono amate.Tra le stelle ho ricoperto di sabbia il tuo viso.Tra le stelle l'ho soffiato via.Una notte intera, cosi' lunga!Da non finire i sogni, per lasciare che il dolore trovasse cura.Poi.Come d'incanto, senza coscienza.Il nero della notte è diventato blu.Ho attraversato il cielo, lasciandoti al di là dell'arcobaleno, dentro a d una pentola d'oro-Come un tesoro.Come un'illusione.In questa notte cosi' lenta canto una ninnananna a bassa voce, con il profilo segnato dalla luna.Lascio che i tuoi occhi mi sorridano da lontano.Piano, piano sento.Sta arrivando il mattino!G*

lunedì 4 maggio 2009

*LA STORIA di GUGLIELMO*
Questa è la storia di Guglielmo, un bimbo cicciotto che mangia solo dolci e vive con la nonna in un piccolo paesino contornato da tanti alberi e dal cielo azzurro.
I genitori del bimbo per la maggior parte dell’anno viaggiano intorno al mondo per lavoro; eh sì! Loro vendono AMORE!!
Guglielmo passa le giornate a mangiare dolci, a fare il bagnetto nella cioccolata a giocare con palle di marzapane e trenini di pasta frolla. La nonna si arrabbia spesso con lui, perché fa male mangiare così tanti zuccheri , d'altronde però Guglielmo è sempre un po’ triste perché gli mancano mamma e papà e questo la nonnina lo sa!
Un giorno d’estate, anche nella casetta il sole faceva sudare i mobili e tutte le finestre erano aperte, perfino la porta d’ingresso. Guglielmo continuava a bere bibite gassate:”Guglielmo smettila di bere così tanto, ti farà male, ti verranno le rane nel pancino!” disse la nonna preoccupata.
Il bimbo però non le dava ascolto e continuava a mandar giù bollicine; ad un certo punto incominciò a gonfiarsi! i bottoni della salopette saltarono, a gonfiarsi!le scarpe si slacciarono, a gonfiarsi talmente tanto che il vento passando di lì lo alzò da terra e lo fece uscire dalla finestra.
Guglielmo prese a volare, la nonna gli urlava di tornare giù ma la piccola mongolfiera continuò la sua salita verso il cielo e man mano che saliva diventava sempre più piccino e la nonnina anche se aveva occhiali spessi non lo vide più.
La vecchietta chiamò subito i genitori del nipotino e li avvertì del disastro che era successo:”tornate presto!Guglielmo è volato via, raggiungetelo , sgonfiatelo e fatelo scendere..chissà ora dove andrà?”
La mamma e il papà che in quel momento erano in Cina decisero di cercare Guglielmo nel cielo, di salire sulla Grande Muraglia e di usare il telescopio, ma del piccolo dirigibile, neanche l’ombra!
Partì così il grande viaggio intorno al mondo dei genitori di Guglielmo per cercare il loro bimbo disperso nel cielo.
Salirono su tutti i monumenti più alti della terra, dalle piramidi egizie alla torre Eiffel, dall’Empire State Building ai templi Aztechi ogni tanto vedevano un puntino galleggiare nel blu e cercavano di avvicinarsi.
Nel frattempo questa pallina che volava tra le stelle incontrava nuovi amici, un uccellino qui un gabbiano là per sedersi infine sul piccolo spicchio nascente della luna. E alla quale disse di essere un po’ malinconico, che gli mancavano la sua nonna e tanto tanto i suoi genitori.
La luna gli disse:”piccolo Guglielmo vedrai che i tuoi desideri si realizzeranno e che i tuoi genitori torneranno da te, ti coccoleranno e non andranno più via! E anche la tua nonnina quando ti rivedrà ti abbraccerà forte!”
In quel momento il bimbo sentì un rumore strano nella pancina, come un gorgoglio. Ops ! a Guglielmo scappò una puzzetta e dopo quella ne fece mille e incominciò a sgonfiarsi.
Nello stesso istante i suoi genitori si trovavano sulla parte più alta della torre di Pisa e grazie al loro super telescopio videro Guglielmo scendere piano come una fogliolina che cade dall’albero.
Presto! Prestissimo! presero il retino che serve per prendere le farfalle e acchiapparono al volo Guglielmo!
Mamma e papà lo abbracciarono forte e gli fecero tante coccole:”Guglielmo!non andremo più via, abbiamo capito che l’Amore non si deve vendere, dobbiamo darlo a te che sei il nostro bimbo e che stare insieme a te non ha prezzo!”
La nonnina, che era arrivata di corsa dalla stazione dei treni lo salutò e lo strinse forte con tanto amore.
Guglielmo era felicissimo, pensò alle parole della Luna e dentro di sé la ringraziò tanto e le mandò un bacio!